giovedì 7 febbraio 2013

Attori Italiani

Premettendo ovviamente che non sono un grandissimo cinefilo, che nella vita non mi sono mai dedicato troppo alla visione di film impegnati, che mi piace vedere film di fantascienza o d'azione (inseguimenti, sparatorie, esplosioni) e che non ho mai avuto una particolare dedizione per il cinema italiano (così come la musica italiana anche il cinema risente troppo di quel triste senso di nostalgia e di quell'attaccamento all'amore romantico che non mi piace), oggi sparo i miei attori italiani preferiti! O almeno quelli che mi sono ricordato subito e quelli che ho cercato di ricordare, ma senza troppi sforzi. In maniera easy.

Primo indiscutibile posto spetta a quello che secondo me è uno degli attori più versatili, più realistici, più coinvolgenti in assoluto: Valerio Mastandrea. Un mito. Attore fatto di carne, attore vero, divertente, strafottente, intrigante nei suoi personaggi ma anche drammatico. E' uno di casa che nei film porta un pezzo vero della romanità e della reale condizione di chi ha vissuto una vita tra il normale e l'accelerato. Da "Velocità Massima" a "Gli Equilibristi" il riassunto della sua camaleontica abilità è infinito.

A metà tra il primo e il secondo (che non saprei dove altro mettere) è un altro mostro di trasmissione di realtà assoluto, un altro di quei formidabili uomini che come l'acqua si adattano al loro personaggio contenitore riempiendone ogni minimo antro: Alessandro Gassman. Dallo spot al teatro, uno così ti fa vivere in 4D il personaggio e tutta l'ambientazione.

Secondo posto senza dubbio a Pierfrancesco Favino. La sua faccia rassicurante si trasforma in un volto inquietante in un secondo. Conosciuto su "Da Zero A Dieci" e poi "Romanzo Criminale", anche lui un vero interprete della vita così com'è. Per non parlare di "A.C.A.B." in cui tutto e tutti spariscono di fronte a quella incredibile descrizione.

Terzo posto a quello che la prima volta che l'ho visto mi ha lasciato fermo e immobile a soffrire dentro le ansie di un uomo combattuto che si autoconvince vino all'ultimo e poi si abbandona alla sofferenza assoluta: Filippo Nigro. Conosciuto in "La Finestra Di Fronte" e purtroppo non molto seguito. Anche lui come tutti gli altri è uno di noi, uno che mette uomini veri dentro i personaggi.

Al quarto posto, a chiudere il poker delle "bestie vere" che mi fanno sentire proprio un pezzo dei personaggi ci metto quel coatto di Ricky Memphis. Sempre recitato con accento romano ben presente ma sempre fatto passare quella realtà viva che interpreta e subisce o forza nei personaggi. Da "Ultrà" (a 22 anni) fino a fiction come "Distretto Di Polizia" o "Il Branco" sa essere il cattivo, il buono, la guardia e il ladro. Troppo divertente in "L'ultimo Capodanno" di Marco Risi (tratto da "L'ultimo capodanno dell'umanità" di Ammanniti) che dopo aver letto il libro mai avrei pensato di trovare come attore!

Al quinto posto non posso non mettere uno di quelli che negli anni ottanta e novanta (un po' come tutti gli altri visto che quelli furono gli anni in cui crescendo mi facevo le ossa) è partito dal mito se vogliamo "tradizionale" di ogni adolescente per arrivare a decine di altre sfumature in seguito: Kim Rossi Stuart. Un karateka all'italiana che poi è stato in grado di diventare qualsiasi altra icona. Bello, gelido, irresistibile (poster di mia sorella in camera all'epoca...).

A seguire non ho più la stessa lucidità di selezione per fare una graduatoria specifica. Metto con piacere tra i miei preferiti un Giorgio Tirabassi per la sua simpatia e capacità di resa (anche lui in "L'ultimo Capodanno" dove tra l'altro anche Pappalardo è troppo azzeccato e divertente). Conosciuto più per la presenza in tv che per il cinema mi piace per l'estrema semplicità e linearità. Metto con orgoglio anche Claudio Santamaria e Antonello Fassari perchè senza dubbio sono attori coinvolgenti. Santamaria ha proprio il volto di chi sa trasmettere foga, disperazione, rabbia e doppiogioco, Fassari sa far ridere ma allo stesso tempo inquietare. Anche Elio Germano dalla sua giovane età è stato in grado di trasmettermi da subito il pieno delle emozioni dei suoi personaggi.

Per ultimo ma non certo perchè meno capace di trasmettere ma forse perchè un po' più inflazionato metto quel bellone di Raul Bova. Non lo considero uno dei nostri migliori attori ma senza dubbio è un grande interprete anche lui della realtà. Forse troppo bello e troppo presente nei gossip per essere preso così com'è ma decisamente un grande trasmettitore della realtà in cui si inserisce.

Questi quelli che "al volo" mi sono venuti in mente, quindi quelli che più mi sono rimasti impressi. Sia chiaro... attori italiani contemporanei e quasi miei coetanei e soprattutto come è ovvio, ho preso quelli più simili a me per diversi aspetti. Ho volutamente lasciato fuori i mostri assoluti della storia del mondo tipo Giannini, Proietti, Manfredi, Verdone eccetera... quelli non mi permetto nemmeno di fare commenti!

Beh, buona visione!
















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