venerdì 10 maggio 2013

Uomini


Gli uomini di sesso maschile sono gli individui della società umana che nella storia dell'umanità hanno sempre rappresentato il potere, la gestione della forza fisica e politica, la predominanza, la capacità decisionale. Uomini: inteso complessivamente come specie umana ma in questo senso specificando in maniera decisa il genere maschile. Tutt'oggi appare ovvio infatti che la figura maschile, proiettata nella società, è il simbolo della detenzione del comando, della lucidità incontrastabile, dell'organizzazione gerarchica severa, dell'onore e del senso di  sottomissione. L'uomo è il cacciatore per antonomasia, l'uomo è protettore di ruoli e beni, l'uomo è costruttore e inventore, l'uomo è legislatore. l'uomo è il sesso forte tra gli unici due sessi esistenti pur essendo palesemente la figura meno adatta per detenere l'ordine ed il comando, ma l'uomo è solo quello stereotipo idealizzato dell'individuo o della specie che l'umanità ha avuto la necessità di consacrare in funzione della teorica solidità sociale. Nella realtà dei fatti l'uomo non è assolutamente nulla di tutto questo. Anzi… nella realtà dei fatti l'uomo è l'esatto contrario di tutte quelle classiche virtù che gli vengono attribuite. 
Ben pochi uomini nella storia hanno saputo gestire la propria figura di leader, ben pochi uomini nella storia hanno saputo disegnare linee guida indelebili nel cammino evolutivo dell'umanità. Ben pochi uomini nella storia sono stati in grado di manifestare le canoniche doti descritte prima, vivendo una vita di esempio di quella che è la grandezza umana. Ben pochi. Ben pochi uomini nella storia hanno saputo gestire la propria figura di leader che si sono arrogati o che la sorte ha scelto di conferire loro. Uomini? Cacciatori? Prodi guerrieri? No… A guardarli attentamente gli uomini tutto sembrano meno che gloriosi. Uomini? Maschi semmai. Inetti, prepotenti, violenti, esibizionisti, egoisti, egocentrici, ottusi… uomini… Il maschio della società umana non è altro che la manifestazione della voglia innata dell'individuo umano di affermare le proprie misere condizioni di vita alla collettività, di giustificare i propri capricci e le proprie lacune, per trarre vantaggi materiali che favoriscono la propria vita di altrimenti segnata da insoddisfazioni. Il maschio della società umana è la summa dell'istinto basico e primordiale mischiato alla capacità di pianificare strategie analitiche, ipotetiche evoluzioni della realtà, fantomatiche conclusioni di pensieri. Il maschio della società umana è l'aberrazione dell'essere civile che cede gran parte della propria identità e del proprio talento in cambio del proprio tornaconto a discapito della collettività. Il maschio della società umana è l'individuo sbagliato tra i due individui presenti nella società umana. 
Noi maschi desideriamo, noi maschi delimitiamo, noi maschi minacciamo, noi maschi decidiamo e poi ci scateniamo. Questa è la verità. Ben pochi uomini nella storia hanno saputo fuggire da tali gabbie mentali che sbarrano l'evoluzione pacifica per coltivare l'evoluzione globale.

Gli uomini maschi della società umana sono solo elementi di ostacolo per la crescita sociale, essi provano innata gelosia, innato livore, innata competizione, innata cattiveria che li porta ad essere carnefici di sé stessi in quanto assassini di vite sommariamente giudicate minacciose. Nelle religioni mondiali della storia nessuno mai ha avuto il coraggio di stravolgere quello strapotere che i maschi si sono da sempre arrogati. Nelle competizioni politiche ed economiche della storia dell'umanità nessuno mai ha saputo scardinare la fallocrazia distruttiva che sempre ha funestato la pace tra i popoli. 
Sporadici esempi di protagonismo femminile nella storia dell'umanità hanno solo confermato la regola assoluta che il maschio si prende con la forza il potere di decidere e di amministrare e poi di comprare e vendere la vita ed i beni di chi inerme soccombe alla prepotenza delle mille armi usate.
Uomini… Guerre, pressioni, principi e re messi a confronto senza arbitri leali. Uomini… violenze ed egemonie, cardinali e papi messi a confronto senza giudici supremi. Uomini… I maschi della società umana sono vincolati dal loro stesso "Io" basico, dalle forze innate ed istintive che giacciono in quell'ombra oscura ed impossibile da illuminare del loro intimo gene possessivo. I maschi della società umana sono rinchiusi insieme con il loro "Io" nella prigione putrida della voglia di affermare l'ego a danno degli altri individui. Guerre tra paesi e guerre tra individui ogni giorno vengono combattute dagli uomini, violenze domestiche, violenze sociali ogni giorno presentano il conto. Violenze di uomini contro altri uomini ogni giorno confermano tale regola brutale. 

Di fronte a tutto questo io resto basito. Di fronte a tutto questo io resto folgorato. Di fronte a tutto questo io resto costantemente in bilico sulla linea della decisione di desiderare fortemente l'estinzione umana o di impegnare il resto della mia vita alla ricerca di una correzione, se pur minima, di tale malattia.

Anche qui parte di me se ne frega, altra parte se ne interessa e l'ultima parte gestisce comportamenti di entrambe le altre parti che si alternano. Noi Tre.

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