giovedì 1 agosto 2013

Ciao Silvio, ora vai a fanculo!

Ho sentito parlare di politica e magistratura per una vita, ho sentito parlare di strategie politiche e favoritismi e strumentalizzazioni della magistratura per una vita, ho sentito parlare politici e magistrati per una vita. Poi ho sentito un giudice parlare di un politico ed il concetto era "condanna".

Oggi, primo agosto 2013 ho solo una parola che mi campeggia nella testa "condanna". Silvio Berlusconi, dopo 20 anni di esistenza dubbia nella mia mente è finalmente stato illuminato dalla luce della giustizia ed è diventato ufficialmente un criminale condannato. Silvio Berlusconi è stato condannato oggi a 4 anni di reclusione per frode fiscale. Non è stato condannato per aver scopato con una minorenne per soldi, ma per frode fiscale, per tradimento del paese che vorrebbe rappresentare, per furbizia fraudolenta. Silvio Berlusconi è ufficialmente un criminale finalmente!

Da oggi in poi non voglio più sentire esseri umani che difendono la condotta di quest'uomo che per anni è stata improntata sulla propria difesa personale a discapito della verità e della trasparenza. Da oggi in poi non voglio più parlare con chi tenta di difendere un uomo che ha rubato al paese Italia la dignità, la serietà, la volontà di fare bene. Da oggi in poi Silvio Berlusconi è un pregiudicato e chiunque tenti di scagionarlo per me sarà bandito dalla definizione di "essere pensante".

Ciao Silvio, ora vai a fanculo nella tua villa di merda fatta di sangue e sudore e non farti più vedere, cerca pure un fantoccio che possa prendere il tuo posto di pagliaccio, io stasera brindo alla vittoria della giustizia perché raramente la giustizia alza la testa davanti alla prepotenza della forza economica.

Ciao Silvio, ora vai fanculo nella tua villa di merda da solo (non come un cane perché i cani hanno molta più dignità di te) che noi abbiamo da fare, molto da fare per ritornare ad essere un popolo, un paese, una realtà rispettabile.

Spero solo che la popolazione italiana possa comprendere la differenza tra chi ruba e chi non vuole rubare...

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